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Sentimenti tra terra e cielo, ripensiamo l’universo

“Sentimenti tra terra e cielo, ripensiamo l’universo”

 

Atelier di filosofia per i bambini dalle 16:45 alle 17:15, a seguito dello spettacolo “Piccoli universi sentimentali”, dalle ore 16. Sabato 7 maggio.

Presso lo Spazio Pan, Viale Cassarate 4, Lugano

 

Piccoli universi sentimentali” è uno spettacolo di dolce meraviglia. Risuona, rimescola, risveglia. Tutti gli spettatori, sia grandi che piccini, si ritrovano immersi in un vivido sogno in cui gli oggetti aprono sguardi nel cielo e nell’animo più profondo. Tornati da questo viaggio saranno invitati a trovare le parole e i pensieri che li hanno attraversati per immaginare dove ci possano condurre. Con filosofia.

 

 

Per informazioni e iscrizioni, Teatro Pan

All’interno della proposta di PHILEXPO22.CH

La filosofia è come la panna montata

Laboratorio Giocando-filosofia – scuola elementare di Vezia.

Il primo incontro è sempre una sfida, soprattutto con i bambini. È il momento in cui ci si svela, ci si conosce ed è il momento in cui ci si aspetta di capire cosa significa fare filosofia. Talvolta dal primo momento si apre uno spazio privilegiato di riflessione e divertimento, altre volte si intuisce che il percorso insieme sarà utile proprio per capire che abbiamo bisogno di questo spazio che di solito non ci è concesso, per stare bene e che inaugurarlo e stabilirlo sarà l’obbiettivo degli incontri.

Con un gruppo di dieci bambini tra i sei e gli otto anni dopo un primo momento di conoscenza proviamo a capire cosa significa filosofia partendo da delle domande spontanee.

“Quanti anni ha Silvio?”

“Le cose che non sembrano vive, possono essere vive?”

“Cosa c’è nel sacchetto di Matilde?”

“ Come ti chiami Silvio?”

“ Silvio, perché hai un quaderno?”

“ Perché qualcuno sa fischiare e altri no?”

“Silvio, perché porti gli occhiali?”

“Silvio, sei un maestro?”

Domande che vanno capite e a cui va data una risposta. In fondo alla filosofia si può accedere attraverso qualsiasi domanda. Cosa succede se proviamo a domandarci cosa c’è dietro le domande che abbiamo fatto? Quali sono i presupposti delle domande?

E poi, quali di queste domande sono semplici richieste di informazioni? Quali di queste domande sono personali? Quali di queste domande non hanno una vera risposta? Quali di queste domande sono filosofiche?

Col secondo gruppo quattro, bambini tra i nove e i dieci anni, ci soffermammo a discutere su ciò che significa “filosofia”. Così di primo acchito sono emersi alcuni punti:

Filosofia è forse qualcosa che a vedere con le frasi di senso compiuto.

Forse Filosofia è qualcosa che ha che vedere con l’arte.

Forse Filosofia è saper scegliere le parole giuste, per dire il mondo come vuoi.

A questo punto introdussi l’etimologia della parola “filo” amicizia, “sofia” saggezza.

Intorno a saggezza i ragazzi mi sono sembrati abbastanza sicuri: significa sapere tutto, avere una risposta a qualsiasi cosa.

Eppure ecco, filosofia è qualcosa che ha che vedere con la saggezza, ma non è saggio, è amico della saggezza, è amore. Dunque “È sapere di non sapere”….

“mi manda in confusione questo, sembra quasi un gioco di parole. Sapere di non sapere di sapere di non sapere di sapere…. Alla la filosofia è come la panna montata, ti confonde così tanto la testa che si riempie di pensieri, come se fosse panna montata”.

In seguito visto il buon lavoro svolto abbiamo lavorato sul silenzio e la presenza, con l’esercizio dello sguardo. Ci siamo lasciati con queste domande:

“perché si ride quando si vede qualcuno ridere?”

“Cosa vuol dire tipo?”